giovedì 27 dicembre 2012

Tapper Harker @UK

I nostri 4 lettori si chiederanno se non è che stavolta siamo andati in un posto un po' troppo complicato da raggiungere. Cari lettori, avete ragione. Probabilmente qui non ci andrete mai, così come quasi sicuramente la nostra Aiuolik non ci tornerà più, ma il posto le è piaciuto e ci teneva a parlarvene. Sì, perché Aiuolik ha scoperto di avere un debole per i pub inglesi e nel giorno del suo compleanno ha deciso di condividere questo suo debole proprio con voi 4.


Prima però, una nota di cultura, perché i Gamberotti fanno anche cultura, mica pensano solo a riempirsi la pancia! La nostra eroina si trovava in quel di Long Eaton in compagnia del L'Incredibile Burp per una missione di vitale importanza: riparare il tasto centrale del piccolo iPod, compagno di mille avventure (astenersi Gamberotti anti-mela da semplici e squallide battute). Il piano era semplice: si mangia, si lascia l'iPod a riparare, si va a trovare Robin Hood a Nottingham e si torna a ritirare l'iPod. La parte "si mangia" la racconteremo in questo post, la parte "riparazione iPod" la riassumeremo in "funzionaaaaaaa!" e la parte "Nottingham" la potremmo anche sorvolare. Pensiamo infatti che il nome sia sbagliato e che questa città di debba chiamare Nothingam! Amici, lettori, a parte un castello inesistente di cui rimangono solo le mura per la cui visita sono richieste £ 6.5; a parte una statua con un arciere, che supponiamo sia Robin; e a parte 6 italiani che ci hanno chiesto una foto...a Nottingham non c'è Nothing! Big delusion!


Torniamo al nostro pub, che è meglio. La cucina inglese non è certo famosa per essere la migliore del mondo e se uno pensa all'Inghilterra culinariamente sicuramente pensa ai fish & chips. Però, bisogna ammettere che gli hamburger gli inglesi li sanno fare, altro che McDonalds' (oooops! Spazzolatore, scusa, ci è scappato!).


Nel caso del Tapper Harker, l'ambiente è proprio carino. Ci sono varie tipologie di alloggiamenti: divani, sedie in legno, panche in legno con cuscinoni comodi. Come la maggior parte dei pub inglesi, l'ordinazione va fatta dal consumatore che si deve recare al banco, ordinare, pagare e aspettare che la simpatica signora porti quanto richiesto. La signora del Tapper, in perfetto stile british, si avvicinerà poi mentre state mangiando per chiedervi se tutto è di vostro gradimento. Questo nei pub inglesi vi succederà il 90% delle volte e la cosa fa piacere.

Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
L'Intrepida Aiuolik 3.75 4 4.25 3
L'Incredibile Burp 3.5 4 4 4
Media Totale 3.625 4 4.125 3.5

Il prezzo è decisamente da Gamberotti e questo è il vero motivo per cui parliamo di un posto in the middle of nowhere in cui voi probabilmente non andrete mai.


Sì, avete letto bene (e questo significa anche che avete una buona vista, visto e considerato la pessima foto della nostra Intrepida): due menù (due pietanze) per £ 8.49. La scelta è abbastanza ricca, oltre agli hamburger ci sono bistecche, piatti vegetariani, lasagne alla bolognese (yep!)...il tutto accompagnato da un contorno. Le bibite sono a parte, nel nostro caso per £ 2.70 ci siamo bevuti 2 birre Ale piccole. Anche i dolci sono a parte e costano ciascuno circa £ 2.85 l'uno.


Anche nel caso dei dolci la scelta è varia: torta di mele con crema custard (ottima!), i classici gelati super farciti di nocciole e creme al cioccolato. le immancabili cheesecake e, per gli amanti del cioccolato, un'ottima torta super-cioccolatosa, servita calda o fredda con della crema super-cioccolatosa anche lei, da non perdere!



mercoledì 19 dicembre 2012

Nando's @UK

Questo post nasce perché alla vigilia della partenza per un viaggio (di piacere prima e di lavoro poi) in Inghilterra della nostra Intrepida, Corto Pirrese le disse "Fatti portare da Nando's". In realtà entrambi già sapevano che con L'Incredibile Burp questo sarebbe successo senza troppi problemi!


Così, basta parlare di Cina che con due pedalate potete raggiungere anche voi, o di Spagna che tanto è uguale all'Italia o di Cagliari, nota metropoli...Oggi ci spostiamo in Inghilterra! Nando's infatti è una catena di ristoranti inglesi specializzati nel tipico peri-peri pollo portoghese (che né Aiuolik né Lo Spazzolatore mangiarono in quel di Estoril, ma noi comunque ci fidiamo).



Le foto che vedete qui sopra sono stata scattate a Belfast, ma il Nando's in cui hanno mangiato i nostri eroi si trova a Staines upon Thames, una ridente cittadina bagnata dal Tamigi, soprattutto se il fiume è in piena come in questi giorni.


Ma torniamo a parlare di Nando's e iniziamo a parlare di cibo. Se vi piace il pollo (che sia peri-peri o no) sicuramente questo è il posto che fa per voi.


La casa offre una buona selezione di pollo, dalle alette al mezzo pollo, passando per il quarto, oppure hamburger o pitta o wrap. Il menù tipico consiste in un piatto a base di pollo (e questo si era capito) da accompagnare con un contorno o con due mezzi contorni. Tra i contorni degni di nota: il pane all'aglio, le classiche patatine fritte, la pannocchia arrosto (servita con il burro). 
Se siete tipi socievoli, o volete approfittare della vostra fidanzata che mangia come un uccellino, da consigliare sono anche i piatti combinati che nascono, appunto, for the sake of sharing.
In tutto questo si può scegliere il livello di piccantezza: da niente (e questo è ciò che piace all'Intrepida) a very hot (e questo è ciò che piace sia a Corto che a Burp).


E se siete vegetariani? Nessun problema. L'Incredibile Burp ci insegna che in Inghilterra ci deve sempre essere un menù vegetariano e, anche se non siamo personalmente interessati all'argomento, questa cosa ci piace molto.

Unica nota negativa, i dolci. Va bene che i dolci al pollo non esistono, però che Aiuolik non trovi niente che le faccia dire "chi se ne straciccia dei chili superflui, ho voglia di un dolcitto..." è sintomatico del fatto che forse dovrebbero curare di più questo aspetto. Anche se Burp, ormai very-british, dice che il locale non nasce con quello scopo e che chi va lì non lo fa per i dolci.


Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
L'Intrepida Aiuolik 4 3 4.25 3
L'Incredibile Burp 4.5 3.75 4.5 3
Corto Pirrese 4.75 4 3.5 n.c.
Media Totale 4.5 3.75 4.08 3


Come ulteriore commento, bisogna dire che il prezzo è abbastanza da Gamberotti, ma non eccessivamente. Mezzo pollo con contorno, per esempio, costa £ 9,85. In realtà, però, dobbiamo fare i conti con il fatto che ci troviamo in Inghilterra, che il cambio ci è sfavorevole e che quasi sempre piove. 

E l'ultimo pensiero va allo Spazzolatore...le bibite (tutte!) sono in regime di "all you can drink" e l'Intrepida ogni volta che è stata lì si è immaginata lo Spazzolatore andare avanti e indietro a rabboccare la sua pinta di Coca Cola!


mercoledì 12 dicembre 2012

Mec Puddu's


Si sa, la scena culinaria cagliaritana a misura di pranzo-gamberotto non è molto ampia. I fast food convenzionali ormai cominciano a stare stretti ai Gamberotti, così si cerca ogni volta qualche nuova avventura. Ma stavolta l'attenzione si ferma su un fast food particolare. Particolare almeno per quanto riguarda l'idea...non è da tutti i giorni mangiare in questo tipo di locali dei piatti tipicamente serviti in trattorie e ristoranti nostrani.

E così ecco il giusto connubio tra cucina tradizionale e spirito da fast food, ovvero il “Mec Puddu's”. Il locale, ubicato in pieno centro Cagliaritano, viene definito infatti dagli stessi proprietari come un “fast food con fronte impronta etnico-locale”. Ma ormai sapete che i Gamberotti non si lasciano influenzare da nessuno slogan, pubblicità o quant'altro, ma devono verificare sul campo!

Ecco quindi il resoconto della missione gamberotta. I 4 avventurieri, in attesa del grande ritorno dello Spazzolatore Folle, si fiondano al volo in questa nuova avventura...soprassediamo sulla ricerca di parcheggio in centro cagliaritano, trovare un posteggio in pochi minuti a “Chiagliari” ha meno probabilità di vincere al Superenalotto...senza giocare la schedina.

Il locale, capace di far accomodare ai tavoli una cinquantina di persone, si presenta capiente e accogliente, con alle pareti dei poster contenenti, oltre a immagini nostrane, anche alcune foto dei piatti, cosa che invoglia ancor più il cliente. In questo servizio passato in tv potete farvi un'idea del locale.

Per quanto riguarda la modalità del servizio, anche questa è piuttosto particolare. Il menù è “a crocette”, e una volta selezionate le pietanze richieste si consegna alla cassa e si paga. Viene consegnato all'avventore un cicalino elettronico, che vibra una volta che i piatti sono pronti, e si possono ritirare al bancone. Inutile dire che l'aggeggio è stato oggetto di discussione su possibili utilizzi ulteriori, specie per quanto riguarda le vibrazioni...
C'è da dire comunque, che il servizio è stato abbastanza rapido, in 10-15 minuti i piatti erano pronti da spazzolare.

Ma ora la vera prova, ovvero il giudizio inequivocabile dei Gamberotti. Il Palafreniere ordina un piatto di Culurgionis...sapranno essere a prova di uno dei maggiori esperti mondiali nel campo dei culurgionis??? Intanto ecco come si presenta il piatto:


 L'Uomo del Dubbio, tenendo fede al proprio nome dopo aver cambiato idea più volte sulla pietanza da ordinare, opta per un altro piatto tipico, i ladeddos con ragù di cinghiale:


L'Intenditore opta per un panino con purpuzza,


 mentre l'Uomo in Bagno sceglie una bistecca di bue rosso.


 Per concludere, qualche dessert, tra raviolini fritti e “orrubiolos” si conclude in bellezza. Tutto il pasto è stato accompagnato da un vino Cannonau.


In conclusione, giudizio abbastanza positivo, come si intuisce dalla consueta tabella che tutti temono:



Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
L'Intenditore Mascarato 3.5 4 4 4
L'Uomo del Dubbio 3.75 3.75 4 3.5
Il Palafreniere Medievale 3.5 4 4 3
L'Uomo in Bagno 34 3.5 4 3.5
Media Totale 3.69 3.81 4 3.5

Il palafreniere ritiene passabili i culurgionis, mentre l'unico appunto riguarda le patatine fritte, niente di particolare, le solite surgelate, ma per un fast food va bene così!
I prezzi sono buoni, tipici da fast food, ovviamente la bistecca è stata la più costosa, ma prezzo nella norma.
Locale consigliato, con buon cibo, ottimo servizio, e rapporto qualità/prezzo molto buona!

lunedì 10 dicembre 2012

Italia


Le abbiamo provate quasi tutte, che ne dite se onoriamo l'Italia all'estero? E cosi' abbiamo provato quello che in Cina chiamano cucina Italiana. La prima volta che ho avuto il coraggio di provare un piatto italiano all'estero e' stato a Francoforte, ero proprio con l'Uomo in Bagno, ed avevamo deciso di fare un esperimento. 

Prendemmo cosi' un piatto di spaghetti alla bolognese e uno alla carbonara. Mi ricordo bene di questa zuppa di spaghetti, che noi comunque divorammo sia per la fame, sia perche' non siamo mai stati schizzinosi. Eravamo gia' gamberi rotti dentro. E' un bel ricordo anche perche' poi digerimmo dalla terrazza del palazzo frankfurtiano piu' alto, quello che sta sopra al simbolo dell'euro, causa apparente della nostra rinnovata schiavitu' germanica, e che fanno sempre vedere al TG5.

Il primo locale che recensiamo e' la "Dolce Italiana". Uno dei piu' rinomati bistrot, rappresentanti della nostra nazione a forma di stivale da far west.

Mentre sfogliamo il menu ci servono la tipica minestrina di sugo che in Italia mangiamo sempre prima dei pasti.
Anche le pizze sono quelle classiche che in Italia si trovano ovunque: La pizza arcobaleno, la pizza Grande Isola, la pizza al pollo grigliato, ma soprattutto la Pizza al "Curry Typical Style", appunto estremamente tipica. Non vedo ananas e besciamella e me ne risento un po'. 

Gli spaghetti, almeno nel nome sembrano conoscere meglio le nostre abitudini. In lista ci sono tutta una serie di spaghetti con il rinforzo: Bolognese in Napoli style con funghi (guerra fra province), Penne alla carbonara con Super Jumbo Cheese (no, non sto inventando i nomi per il blog di cucina, sono proprio questi), e poi gli immancabili spaghetti con il salmone affumicato di Norvegia e salsa di spinaci, forse uno dei piatti piu' comuni sulle nostre tavole.
Tralascio le carni che vengono servite, che sono essenzialmente i condimenti della pasta, ma senza la pasta. Per non farci ingannare dai nomi dei primi che reputo davvero stupefacenti, prendiamo una pizza 100 isole, e un po' di carne. Notare che stiamo facendo una pausa pranzo spuntino test gamberottiano, non ho voglia di farmi mancare del sano cibo autoctono finche' sono qui.
Il sapore e' sempre ottimo. Ma la pizza Italiana all'estero, come insegna Leonardo di Capri, il mio collega assaggiatore del giorno, il cui nome è tutto un insieme di citazioni che poi vi diremo, e' spesso nient'altro che un oro saiwa. Avendo ancora fame infatti appena tornato a casa, finisco di tramortire il mio verme solitario con un bel sandwitch d'annata.
Rimasti con il desiderio di mangiare pizza, andiamo dunque a provare un altro locale che Leonardo considera un ottimo punto di partenza per dimenticare le pizze con la consistenza di fetta biscottata. Il locale si chiama Paisanos, un nome che gia' di per se' ci ispira una certa fiducia.

Il locale e' molto carino e ci consente di rilassarci dopo una bella passeggiata per gli intricati sotterranei della citta'. Anche i nomi delle pizze sono meno fantasiosi. Ho un piccolo conato quando vedo pizza hawaiana, ma poi la pizza Godfather mi fa riprendere. Noi sceglieremo la pizza della casa e la vegetariana, che vista in vetrina regala agli occhi tutto meno che un senso di leggerezza.
La pizza e' ottima, l'impasto enorme e strepitoso, diverso dal classico impasto Italiano. Molto piu' condita, una goduria per il nostro palato. Dopo una piacevole chiacchierata, desiderosi di una pennichella pomeridiana pensando che erano almeno le 3 ci accorgiamo che si sono fatte le 7 di sera.

Tabella di Valutazione
La Dolce ItalianaGustoPrezzoAmbienteCortesia
Lo Spazzolatore Folle3.753.52.53
Leonardo di Capri3.53.52.753
PaisanosGustoPrezzoAmbienteCortesia
Lo Spazzolatore folle43.53.53
Leonardo di Capri3.53.7533
Media Totalenpnpnpnp

Ci facciamo fare il dog box perche; la pizza non la finiamo (ormai abbiamo una certa eta'). Ed e' solo sulla metro che ci risvegliamo dal torpore e abbiamo la conferma. Paisanos non e' italiano ma americano! Ma la pizza e la serata sono state piacevolissime.
Quando torno a casa, sfoglio alcuni dei tanti volantini che arrivano ogni giorno per pubblicizzare le varie pizzerie da asporto della zona, e mi rendo conto che in effetti le pizzerie sono tutte americane. E' normale che la pizza Italiana non abbia successo, qui pensano che la pizza Italiana sia un oro saiwa.
Arrivederci Roma.