lunedì 19 novembre 2012

Pechino - Parte Terza - Wangfujin Snack Street


Siamo arrivati al terzo appuntamento in terra di Pechino. Tutti voi che ci leggete, si mi rivolgo sempre a voi due, appena avete saputo che sto cercando di mettere radici in Cina mi avete chiesto come prima cosa: Ebbe' le formiche le mangiano? Insetti mangiati ne hai? Dalla costruzione grammaticale si evince che parecchi di voi due sono sardi. E a voi devo questo post dove vi racconto un po' di cose che dobbiamo sapere su noi stessi e sui cinesi.
Io venni assunto nel valoroso gruppo dei gamberotti come assaggiatore, ma in seguito mi vennero dati i gradi di divoratore, e da allora devo provare tutto per recensirlo nel nostro catalogo a premi, il gambero otto. In piu', dopo essere riusciti a consumare la mitica telepizza hawaiana all'ananas e besciamella insieme all'attonito intenditore, abbiamo acquisito il grado di caporali dell'assaggio. L'elevata onoreficenza e' stata spillata poche settimane fa anche sulla giacchetta a quadri dei valorosi intrepida e uomo in bagno che dopo essersi chiesti perche', perche' la telepizza, perche', non hanno dimenticato la loro missione. Orben disloquendo, con il loro sacrifizio nel cuore non potevo tirarmi indietro.
A Pechino non ci siamo certo fatti mancare i tipici spiedini da passeggio, da quelli piu' caratteristici alla frutta caramellata (糖葫芦), a quelli piu' classici con carni e pescado fritto. Percio' trovandomi a deambulare come faccio io con le mani dietro la schiena, fermandomi solo per criticare qualche lavoro in corso e sputando ogni due minuti sul terreno che calpesto come un vero cinese, mi sono deciso a passare nella caotica Wangfujing Snack Street alla ricerca del famelico Night Market dove vengono infilzate e servite le cose piu' disparate (e disperate, visto come sgambettano quando le mettono nell'olio).



Oltre dunque a spiedini di frutta, carne, dessert, pesci, molluschi, si trovano in questo vicolo corto pietanze piu' difficili da reperire altrove. Scorpioni neri, scorpioncini da toilette, stelle marine, cavallucci marini, millepiedi, pergamene di dottorato, blatte, babbillolli, cicale, libellule, bachi da seta, cavallette, e tutto quello che vi puo' capitare di trovare sotto il tappeto della casa del vostro trisavolo.


Forse non tutti sanno che gli insetti, oltre ad occupare in massa la maggior parte del pianeta, sono spesso delle fonti alimentari nutrizionalmente egregie essendo in genere ricchi di proteine e contenendo una giusta quantita' di carboidrati e lipidi. Purtroppo, dipendentemente dalla cultura e dalle imposizioni di mercato questi diventano piu' o meno prelibati per gli esseri umani a seconda del posto in cui ci si trova.
Il Night Market viene spesso descritto come un posto dall'odore nauseabondo. In effetti l'odore non e' il massimo, ma ho trovato posti con odori molto piu' feterrimi. E non parlo dei cessi aperti dove vai a far pipi con il classico cinese a fianco che vi mostra il popo' giocando a snake con il clone dell'iphonc (il clone piu' famoso dell'iphono, l'iphone cinese).
Cosa mangiare, mi sono chiesto. Non volevo assaggiare tutto e, anche se lo scorpione nero mi attirava parecchio, perche' lo vedevo bello succulento, ho deciso di cominciare da qualcosa di cui si potesse masticare tutto senza dover staccare zampette e corna.
Ho iniziato dunque con la cicala, 5 cicale infilzate vive in un bastoncino che poi e' stato fritto. Ho notato che le cicale smettono di cantare appena infinocchiate, mentre gli scorpioncini ve li mettono in bella mostra ancora mobili nonostante l'impalatura. Un ragazzo francese (e' pieno di francesi alla ricerca di nuovi ingredienti per la loro nouvelle cuisine) conosciuto nel nostro 四合院 il giorno innanzi, ha preso invece lo scorpione marrone, prima di assaggiare assieme il nero come ci eravamo ripromessi.
Allora... io mi sono mangiato tutte le cicale tranne una offerta a Paris sansgermen in cambio di una chela, 谁阅读是好奇 ha preso dei polpi, sempre infilzati... e la ragazza di Paris (Lady Hilton) ha detto testualmente "Per carite', io no, queste schifezze non riesco a mangiarle, non vi voglio neanche guardare, mi mangio un'ostrica, almeno so cosa mangio". Risultato: il giorno dopo andiamo alla grande muraglia ricchi di proteine mentre lei decide di rimanere a riempire l'hutong di diarrea.
Mangiare insetti a me non e' piaciuto. Si mangiano tranquillamente, saranno nutrienti, forse la frittura nell'olio stantio, non so, ma mi aspettavo di piu'. Un sapore piu' vivace ecco, che magari ti cammina nello stomaco. Al primo morso non e' stato male, vabbe' e' roba fritta, ma poi sono stato piu' attento ai sapori, strappando prima un'aletta, da vero intenditore, spolpando le gambine, mordendo l'addome e assaporandone le interiora, e ho avuto la conferma che se mi avessero fritto un depliant dell'ikea appallottolato, sapore e consistenza sarebbero stati identici. Meglio il piu' dolce lecca lecca allo scorpione che provammo in Texas.

Le altre infatti le ho mangiate senza prestare troppa attenzione, desideroso di tornare agli spiedini di carne di cui mi sono infatti riempito le mani pochi minuti dopo.
Anche per Paris e' stato lo stesso, e come ha confermato un mio morso, lo scorpione era' piu' coriaceo ma il sapore non cambiava molto. Infatti dopo gli spiedini ci siamo anche presi un megapanozzo alla carne d'asino, con il quale sono riuscito finalmente a rimuovere parte delle zampette che mi si erano infilate nelle gengive, abbandonando l'idea di provare anche le libellule, perche' nelle gengive non ci rimanessero pure le ali.
Siamo alla frutta.

Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
Lo Spazzolatore Folle 2.5 2.5 2 3
谁阅读是好奇 3.5 3 2 2
Paris Sansgermen1223
Media Totale 2.33 2.5 2 2.66

Che voti dovevamo dare, il posto puzza, gli insetti costano 20RMB a spiedino, quando per la stessa cifra ne puoi avere 5 con la carne... Sicuramente ci siamo divertiti ed e' stata una bella esperienza, come dice Paris, una di quelle cose da aggiungere nella tua "J'ai fait ca" list, che sopratutto mi permette di rispondere alle prime domande che mi fanno quando sanno che sono in Cina: 1) Si, ho mangiato gli insetti, e 2) no, i cinesi non li mangiano. Non ho visto un asiatico mangiando insetti, solo gli occidentali. 

Pensate ancora che i cinesi siano piu' strani di noi?

lunedì 12 novembre 2012

Pechino - Parte Seconda - Pignatta Mongola


Il secondo (secondo me) piatto piu' tipico di questi lidi e' la pignatta mongola, e come per l'anatra abbiamo fatto una cernita di locali che poi abbiamo frequentato prevalentemente la sera, in modo da combattere temperature che in una settimana di Ottobre sono passate da 15 gradi a 0, mentre a HK ci sono tutt'ora 25 gradi dentro e fuori dall'acqua.
Questo tipo di cucina e' interessante per un numero di motivi talmente vasto che ne scelgo solo alcuni per non finire lo spazio su internet:
  • Per i ristoratori e' una figata, non devono neanche imparare a cucinare, vi tagliuzzano la roba e ve la portano, poi sarete voi a bollirla, o come faccio io talvolta sbagliando mira, a friggerla sulla fiamma libera, o spesso vista la fame incontrollabile a mangiarla cruda sotto lo sguardo intimidito dei commensali.
  • Per i clienti e' divertente perche', come per la fonduta, devi catturare il cibo, ucciderlo e cucinarlo. Ti fa risvegliare quei retaggi di cacciatore abbandonati fuori dalle grotte di Lascoux.
  • E' un momento di comunione fraterna, di vocii, urla e stridere di denti, e come sempre nell'alimentazione cinese, il bollitore sta in mezzo e tu metti la tua roba insieme a quella degli altri, a volte fregando pezzi che ritieni meglio cotti di come avresti saputo fare tu, con l'indifferenza tipica della sidreria el Tigre.
Howto. La pignatta viene portata, riempita e accesa al vostro arrivo. Insieme, se non prima, vi vengono portati tutti i condimenti che vanno all'interno del bollitore e che vi rimarranno fino alla fine, insaporendo il tutto e insaporendo se stessi. 


A quel punto potete cominciare a inserire carni, pesci, verdure, ortaggi, tutto un insieme di cibi che arrivano freschi davanti a voi e vi muoiono davanti agli occhi in un urlo di straziante dolore. I noodles vanno tenuti fuori fino alla fine, si mettono come ultima pietanza dentro la pignatta per prendere tutto il sapore possibile. E' sempre cosi', mi e' stato imposto anche nei ristoranti giapponesi col padellone, ma riuscendo raramente a resistere cosi' tanto di solito prendo dei noodles per me e chiedo agli altri di lasciarmi dare una botta in testa al mostro che mi vive dentro.

Il metodo autocottura e' alquanto tipico in Cina, probabilmente per merito della sua praticita'; molti ristoranti etnici offrono pignatte o calderoni piu' o meno classici, la maggior parte di essi hanno alcuni buchi con il tavolo intorno per ospitarle, ma questa e' quella vera, di quella forma studiata nei libri, con i suoi bei caratteri che la descrivono, insomma sicuramente quella per Antonio Masia.


Tra i migliori ristoranti provati spiccano i piu' famosi (non a caso) Laobeijing Shuarou e il Nanmen Shuarou. Non saprei quale scegliere tra i due, personalmente metterei gli stessi g*****nini (nome segreto dei punti gambero rotto) all'uno e all'altro. Uniche differenze, il Nanmen sembra essere piu' tradizionale anche se in alcuni tavoli non danno il megapignattone centrale ma le pignatte ad personam, e sicuramente piu' caotico, cosa che a me piace, io sono uno di quelli che mette il suo asciugamano sulla gente anziche' sulla sabbia.

Il Nanmenrou si trova nello stupendo quartiere notturno di Houhai, pieno di luci, musica, venditori di laser di wattaggio da noi proibito, e uno dei piu' bei laghi artificiali di Pechino (credo che avere un vero fiume manchi molto agli abitanti della capitale).
Si viene accolti dal padrone di casa che ha una voce con i decibel di Pavarotti e che chiama i numeri presi all'ingresso. Non so se per il dialetto nordico troppo stretto, ma non ho ancora capito quale ordine venisse utilizzato per chiamare i numeri.

A quel punto e' facile, ci si siede, si riempie la pignatta con la propria bava accumulata nella mezz'ora di attesa e via. Per ingannare i succhi gastrici, che in questi contesti rischiano di perforarmi da parte a parte, avevo comprato le carte con i santini di tutti gli imperatori cinesi per ripassarli. Non puoi sfottere un cinese perche' non conosce Rocky, Rambo o l'uomo tigre se prima non impari almeno i principali membri della loro storia dinastica.

Passiamo ai voti.
Tabella di Valutazione
GustoPrezzoAmbienteCortesia
Lo Spazzolatore Folle4443.5
谁阅读是好奇3.53.54.253
Media Totale3.753.754.123.25

In entrambi i casi il gusto e il prezzo erano ottimi, con 17 euro in due abbiamo soddisfatto buona parte delle nostre esigenze primarie, i posti molto tradizionali, la cortesia niente di particolare ma non male vista la folla di avventori. Non ho molto altro da aggiungere. A parte qualche consiglio. Carni: meglio prendere il gran varieta', aiuta a provare il meglio. La pastina di pesce e' ottima e si cuoce in un istante. Noodles, quelli freschi fatti a mano che sanno assorbire meglio il sapore e si sfaldano di meno.
E' bene preparare in anticipo nomi o figure. Siamo a Pechino, la citta' piu' tradizionale della Cina, e l'inglese non lo si parla ovunque. Ma al nostro fianco c'era una enorme e divertentissima famiglia di spagnoli che non parlavano neanche l'inglese. Insomma dei miti, probabilmente dei partecipanti in incognito di Pechino Express. Dopo esserci complimentati per il dive or sink abbiamo dato loro una mano perche' non riuscivano neanche a chiedere l'acqua in bottiglia.
Pechino, ci manchi!

venerdì 9 novembre 2012

Cent Focs @Barcellona

Come ha fatto notare lo Spazzolatore nel suo ultimo bellissimo post:

Insomma una cosa e' certa, non ci si fila nessuno, e allora noi continueremo ad andare sempre piu' lontano, mangeremo la buccia delle aragoste, le blatte, le palline pelose fritte degli indiani, forse anche di nuovo una telepizza, finche' la stampa nazionale non ci degnera' di un articolo.

Quindi, dopo aver persino mangiato la pizza di Telepizza (perdendo pure credibilità tra i suoi amici spagnoli) e dopo aver mangiato qualsiasi tapas al Mercats de Mercat e prima ancora alla Fiera delle tapas, ecco tornare la nostra eroina ai tavoli di un ristorante. Del resto, si stava festeggiando il compleanno di Corto Pirrese, mica pizza e fichi (a proposito, potremmo suggerire a Telepizza di aggiungerla nel suo menù)!


Così i nostri eroi sono andati nel centralissimo Cent Focs. Il locale è molto carino e molto frequentato, soprattutto da gente del posto (a parte un tavolo con 4 ragazzi stranieri e Corto Pirrese, ci è sembrato di vedere solo persone spagnole o acquisite, come Aiuolik). Se, come CP e IA, decidete di andarci di domenica senza prenotare, potrebbe anche capitarvi di dover aspettare, ma per fortuna all'ingresso ci sono dei comodi divanetti e l'efficienza del locale dovrebbe assicurarvi di prender posto abbastanza velocemente. Nel nostro caso, con altri 4 "tavoli" prima di noi, abbiamo aspettato meno di 20 minuti...e nel mentre altri "tavoli" si accumulavano dietro di noi.
L'ambiente è fighettino, molto ordinato, ricco di tavoli ma con il giusto spazio per conservare intimità e per lasciar passare i camerieri.


Appena seduti e consegnati i menù, compaiono sul tavolo delle olivette niente male che accompagnano la scelta dell'ordinazione...


Il ristorante propone un menù a 10,30 € con due portate, dolce e bibite. Insomma, un affare anche per i Gamberotti! Ma il ristorante era stato consigliato ai nostri eroi per la sua buonissima paella e quindi loro, coerentissimi, hanno preferito ordinare alla carta e hanno mangiato... un ottimo fideua (quello qui sotto è la razione per 2).



Non solo fiedua, ovviamente, ma anche degli ottimi calamari alla romana (fatti come andrebbero fatti, non minimalisti come il nostro amico Joan Roca!) per Corto Pirrese...


...e delle crocchette di pollo e prosciutto per l'Intrepida...


Tutto buonissimo, porzioni oneste, camerieri efficienti anche se poco interattivi, ambiente carino, dolci degni di nota (no, stavolta niente crema catalana per l'Intrepida): mousse di cioccolato, ricetta classica, e cheesecake con chupito al caffè.


Vi aspettate che ci sia un "ma"? Beh, dobbiamo ammettere che la nostra eroina si aspettava di ricevere un colletto alla fine di tutto questo spettacolo...e invece con meno di 21 € a testa, i nostri eroi si sono messi in pancia tutto quanto mostrato. Inutile commentare la tabella dunque...c'è pure un 5!


Tabella di Valutazione
GustoPrezzoAmbienteCortesia
L'Intrepida Aiuolik4,75  4,5  43
Corto Pirrese4,5  3,5  3
Media Totale 4,875  4,5  3,75  3



lunedì 5 novembre 2012

Pechino - Parte prima - Anatra Laccata

La nostra supereroina, sempre attenta alle vicende del globo ci segnalo' nell'ordine i ragazzi che seguendo il tormentone di Steve Soffio Jobs sono rimasti affamati. E perche' noi non lo siamo? Aiuolik ha dovuto persino comprarsi una telepizza per la disperazione. Forse la novita' sta nel fatto che "si sono inventati un blog" come recita l'articolo. Ah beh, allora su questo non li puo' battere nessuno. Poi ci fu il ristoratore italiano che lascio' la blogger con l'amaro in bocca, solo perche' Giannino accoltello' una tipa per un commento poco edificante sul suo ristorante. Perche', noi non siamo lo stesso usciti da numerose dispute, con utenti agguerriti che si spartivano le nostre carni, creando account ad hoc solo per dire che il nostro giudizio non e' autorevole? Anche qui il corriere non e' che ci si e' filati molto. Sicuramente non abbiamo il problema di MecPuddus che e' addirittura costretto a "cancellare le recensioni troppo entusiastiche perche' possono essere scambiate per dichiarazioni mendaci". Semmai noi dobbiamo filtrare qualche improperio dettato dagli unici due commentatori del sito, ovvero i padroni dei locali scontenti delle nostre gesta. Il corriere non ha scritto che io ero la' a Santa Maria a supportarli con un panozzo in bocca quando gli e' arrivata la denuncia. Che io ero la' pure il giorno che dovevano collaudare i vibratori da tavolo e ho ricevuto proprio il numero 1... ma questa e' un'altra storia.
Insomma una cosa e' certa, non ci si fila nessuno, e allora noi continueremo ad andare sempre piu' lontano, mangeremo la buccia delle aragoste, le blatte, le palline pelose fritte degli indiani, forse anche di nuovo una telepizza, finche' la stampa nazionale non ci degnera' di un articolo. E' per questo motivo che ho deciso di organizzare una missione punitiva in tre puntate verso la capitale della Cina per mangiare pechino. Il viaggio e' stato entusiasmante, e la cuCina all'altezza, anzi grandezza di questa nazione! 
I ristoranti per assaggiare la famosa anatra laccata, il primo piatto tipico selezionato dal nostro staff, si trovano a Pechino con la stessa difficolta' che si avrebbe a trovere una spaghetteria in Italia. Dal momento che il tempo non era infinito abbiamo scelto quelli che consideravamo i migliori, e tra una passeggiata di 10km e l'altra, li abbiamo provati insieme a 谁阅读是好奇 la mia compagna di mille avventure pechinesche.

Il primo ristorante che abbiamo visitato e' stato il Bianyifang. Il Bianyifang e' in realta' una catena di ristoranti che serve secondo il parere di molti una delle migliori anatre laccate. E per quanto ne potevo sapere io fino a quel giorno, l'anatra era sensazionale, come inizio e' stato strepitoso e pensavo che difficilmente saremmo riusciti a superare tale livello di estasi delle falangi.
Riuscite a scovare la dedica per l'intenditore?
Tutto, dal servizio tempestivo, al posto accogliente, caldo, colorato, ai camerieri sempre disponibili, alla varieta' delle pietanze, al prezzo, erano ottimi. In Cina ho gia mangiato l'anatra, ma mai nella sua presentazione piu' tradizionale. Vediamo come funziona:

Intanto queste arrivano in pompa magna belle laccate che brillano di luce propria. Vengono abbandonate alle mani abili di un cuoco che le porta davanti a voi per scomporle con precisi e meticolosi movimenti da samurai giapponese. Con la loro stessa katana, lo chef bushido ripone le parti in un paio di altri piatti dove vengono ricostruite delle piccole anatre con tutte le carni organizzate in petali e la pelle di nuovo al suo posto, ma senza il sistema osseo interno.
Le due anatre ricostruite sono leggermente diverse una dall'altra dal momento che una di esse contiene le parti piu' tenere e gustose. Dopo la decompilazione vi viene chiesto se la rimanenza la volete servita saltata in padella oppure sotto forma di zuppa. Abbiamo provato tutti e due i modi, in realta' dovendo scegliere consiglio la zuppa per due motivi: un anatra per due persone e' veramente abbondante, non e' necessario aggiungere carne al fuoco, come si suol dire, e una bella zuppa calda a fine pasto e' sicuramente piacevole, sopratutto se il sapore e' dato dalle membra di queste anatre spettacolari.
Insieme all'anatra vi vengono serviti, pancake, e crepes di farina, verdure e funghi tagliati in piccoli bastoncini per offrire al palato un range di consistenze differenti, e una salsa scura a base di soia, estremamente densa, che serve a coagulare gli altri ingredienti. Questi sono gli optional di serie forniti in ogni ristorante di questo tipo. Ma al Bianyifang servono anche petali di rosa e cagaranzulu che servono anch'essi come condimento e che consentono di creare fagotti di felicita' come questo.
Come si indovina dalla foto il modo tipico di mangiare queste carni e' preparare una sorta di tortilla, inserendo a vostro piacimento verdure e salse. Il risultato finale e' un cabbage patch dal sapore sconvolgente. Credo di aver pianto almeno un paio di volte.
Insieme all'anatra si possono ordinare altri piatti, tra i quali i tipici antipasti che abbiamo raccontato nelle puntate scorse. Noi abbiamo ordinato una verdura autocuocente, giusto per alimentare di fibre il nostro organismo in poltiglia dopo le camminate che facevamo ogni giorno.
Ma solo il piatto principale, se siete in due persone vi riempie fino al becco. Un suggerimento: si puo' ordinare anche meta' anatra, che e' quello che abbiamo fatto la volta dopo per poter assaggiare piu' piatti.
Passiamo al secondo ristoranatrante, il mitico Quanjude, vicino tra l'altro al Zhongjun Laobian, luogo capace di rendere appassionati di ravioli al vapore anche miscredenti o utenti apple.
Nonostante non goda piu' della fama di un tempo, dal momento che molti clienti dicono che e' stato perso il sapore originale, il metodo di cottura non e' piu' tradizionale, l'anatra non e' piu' come quella di una volta, non esistono piu' le mezze stagioni, la goccia che fa traboccare il naso, tanto va la gatta al largo, etc. Non potevamo non visitare questa pietra miliare della culinaria mondiale. Anche perche' e' presente nei miei libri di studio e mi emozionava entrare e mangiarci dentro.
Io credo, e venite pure a commentare o voi detrattori, ma questo e' niente di meno che l'autorevole giudizio di un gamberotto, che la fama del Quanjude sia ancora giusitificata non solo dalla qualita' dei cibi ma dalla bellezza dei ristoranti. Appena entri due bellissime fighe cinesi, scusate ma quando ce vo' ce vo', ti recitano una nenia di benvenuto. Io non ho fatto in tempo a chiudere la bocca a mo' di bacalao, figuriamoci a capire cosa mi hanno detto.
Ecco un cuoco che insegue un anatra con un bastone metallico


All'interno inoltre ti consentono di vedere in vetrina i cuochi che cucinano l'anatra. Non e' che sia questa grande impresa, i segreti staranno nella laccatura, nel modo di ammazzare le anatre, non so. Ma per quanto riguarda la cottura c'e' poco da fare, si spennella l'anatra e si mette in forno per una decina di minuti. Al resto pensa l'anatra.
Notare il tipo sulla destra sconvolto dai sapori troppo intensi
Potete anche qui scegliere i vari piatti a disposizione per condire il momento, tra i quali uno che qui a Pechino e' davvero molto comune: L'oloturia in salsa belga. Per chi non sapesse cosa e' l'oloturia, uso il nome scientifico: cazzo marino.
Blatte, scorpioni e libellule si mangiano senza problemi, ma conoscendo le oloturie da quando ero bambino, nel loro essere viscose sottacqua, e cosi' restie al tatto tanto che appena le tocchi si contraggono in degli spasmi, sarei restio a tagliarle e deglutirne una fetta. Certo pero', chi mi conosce sa che basta dirmi marrano e mi mangio pure questo oggetto di sifrediana memoria. Mi basta ricordare che Aiuolik ha mangiato per noi la telepizza.
Concorso Miss Italia 2012
Passiamo all'anatra... che e' buona, non saprei trovare differenze sostanziali con il Bianyifang. Forse il cognome dell'anatra era diverso, ma il sapore e il modo di servirla fanno tutti parte di una tradizione consolidata.
E' il caso di dirlo, dulcis in fundibus (non ve lo aspettavate che parlassi un latino cosi' fluente eh?), pochi giorni prima della partenza da Pechino, decidiamo di visitare un locale ottimamente recensito, e locato in un bellissimo quartiere dove si fanno tra i baozi e i jiaozi migliori di pechino.

Entriamo cosi' al Dadong. L'atmosfera ci afferra in un istante. Il locale e' estremamente lussuoso, anche qui i cuochi in vetrina, e tutti i quadri con i saluti di ambasciatori e attori vari. Ci fanno subito accomodare in due in un tavolo per 10 persone, mi sembra di essere Kim Basinger nella famosa scena dove mangia con Batman. E poi finiscono a mangiare dal maggiordomo che racconta di quando batman si faceva la pupu nei pantaloni, creando una scena di tremendo imbarazzo per il nostro supereroe e la supergnocca anni '80.

Tranne i miei pantaloni, tutto e' raffinato, il portatovaglioli in legno rosso, i calici in cristallo di Celestopoli, commesse stile hentai, cuochi di holliwood, guardie del corpo con i nunchaku, tanto che pensiamo a un certo punto che dopo le anatre spenneranno anche noi. Invece per una mezza anatra (che ripeto, con il contorno e' abbondante), con antipasti, birra, te al ginger che desideravo dalla mattina, dolci, frutta, cantanti, citta', lettere testamento, abbiamo speso circa 160 rmb in due (18 euro circa).


Allora, io tutta la terminologia culinaria che conosco l'ho imparata dall'intrepida e dall'intenditore, quindi cerco di spiegarmi. Gli effluvi dell'anatra compenetrano le vostre narici superando la loro peluria protettiva e umidificando i polmoni, assaggiandone un pezzo vi rendete conto di come le carni di questo animale, diretto discendente dello pterodattilo, guizzano da una parte all'altra del palato, sciogliendosi in una crema gustosa che attraversa in un gradiente sfavillante di emozioni il vostro stomaco serbante i migliori succhi gastrici della giornata, inebriando l'esofago e tutta la sua mucosa protettiva.


In poche parole diventate coscienti del vostro corpo, e mentre vi chiedete ancora se tutto questo e' solo il matrix di un universo bohmiano, vi affrettate a costruire il vostro fagottino con i fantastici orpelli a vostra disposizione e quella salsa di re artu' che incolla e nutre i sapori, prima che il vostro nuovo e fiammante ios6 si blocchi di nuovo creando questo scempio.
Come dicevo dopo tutto cio' ci arrivano anche degli strepitosi dolci caramellati, uno addirittura al sapor di pseudocioccolato (Carneade in Cina), e della frutta servita su un piatto con quello che ho sempre chiamato effetto famiglia Addams.

Votiamo questo locale, la multitabella di Aiuolik richiede la conoscenza di html avanzato percio' cerchero' di riassumere in seguito alcune considerazioni comparative:

Tabella di Valutazione
GustoPrezzoAmbienteCortesia
Lo Spazzolatore Folle4.543.754.25
谁阅读是好奇4.544.254
Media Totale4.5444.12

L'ambiente e' eccezionale ma a me incute un po' di timore tutto questo pulito. In attesa della donna nuda diamo un meritato 4.5`al nettare che ci hanno servito. Il prezzo e' sicuramente ottimo, avrei dato 4.5 al Bianyifang che per lo stesso prezzo ci ha dato un anatra intera, e 3.5 al Quanjude il cui prezzo e' alto confrontato con il primo. La cortesia e' tanta, i camerieri vi seguono come dei bambini, e sono pronti a soffiarvi il naso se vi vedono in difficolta', quindi non meno di 4.25, sopratutto se penso ai vari snack point dove non sapevamo neanche in che angolo del divano sederci.

Ci siamo anche chiesti se non stessimo esagerando con i voti, ma niente, i voti sono questi, d'altronde stiamo parlando delle migliori pause pranzo del mondo. Il mio commento in dialetto del nord fu: "Pechino, se questo e' solo l'inizio, domani vado da un chirurgo a farmi montare uno stomaco da 64Giga".