mercoledì 29 agosto 2012

Mussol @Barcellona


A volte capita che anche i super-eroi vengano sopraffatti dal caldo. In una torrida giornata di Agosto a Barcellona, quindi, i nostri eroi cercarono rifugio in un centro commerciale alla ricerca della famigerata aria condizionata. Quale centro commerciale migliore di una vecchia arena dove un tempo gli uomini sfidavano l'ira dei tori? Sì, i nostri entrarono al centro commerciale Arenas per sfidare l'arsura!


In attesa del celeberrimo spettacolo di luci e suoni della fon magíca, che cosa si può fare se alle 8 a Lilo viene fame? Cercare un ristorante! Quale ristorante se il centro commerciale offre una vasta scelta che va dalla pizza all'involtino primavera, passando per la paella? Nessun problema, scarpe comode e visione oculata di ciascun menù! La scelta non fu semplice, ma alla fine un simpatico gufetto attirò l'attenzione dei nostri super-eroi. Ma non mangiarono gufo, bensì si sedettero nel ristorante "Mussol" che, come tutti sanno, in catalano significa "Gufo". Consigliati dal cameriere presero posto in un tavolino a suo dire dalla vista senza paragoni...salvo optional!


Ma forse lui intendeva questa....


Basta parlare, ecco i voti!


Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
L'Intrepida Aiuolik 4 2.75 3.5 3.5
Lilo 4.5 4.5 4.5 4.5
Stitch 3 3 3.5 3.75
Media Totale 3.83 3.42 3.83 3.92
Sull'ambiente i nostri super-eroi sono più o meno sulla stessa linea. Lilo ha apprezzato molto l'ambiente ordinato, serio, la terrazza all'aperto e panoramica...ma l'Intrepida e Stitch penalizzano l'ambiente per via degli imprevisti sul panorama, come testimoniato dalla foto di sopra. Lilo ha inoltre apprezzato la cortesia del cameriere, mentre Stitch e l'Intrepida pur senza aver niente da ridire pensano che rispetti la normale cortesia spagnola. Prezzo e gusto vanno a braccetto. Perché i voti di Lilo sono così alti? Perché è stata c...na: è riuscita a scegliere il piatto più buono e più abbondante a prezzo più basso.


L'Intrepida, in onore della sua terra, ha pensato bene di ordinare i piedi di porco (sempre utili nel caso vi dimentichiate le chiavi di casa!), piatto abbondante al giusto prezzo.


Stitch, che al momento della scelta già immaginava veder saltare agnellini e polletti nel suo piatto, si è ritrovato con uno stuzzicadenti...


La serata è stata addolcita da una discreta (che è più di buona!) crema catalana, fatta come si deve.


Riassumendo, per due birre, una bottiglietta d'acqua, un po' di pane abbrustolito servito con del buon alloli, un po' di pan i tomate, uno stuzzicadenti, due piedi di porco, un polletto e la crema catalana, i nostri eroi hanno speso 39.75 euro....giudicate un po' voi!


lunedì 27 agosto 2012

Dim Sum


Il Dim sum è di solito collegato con l'antica tradizione del Yum Cha (bere il tè), che ha radici nei viaggiatori dell'antica via della seta, che avevano bisogno di un posto per riposarsi. Quindi furono aperte case da tè lungo il percorso. Gli agricoltori, esausti dopo il lavoro duro nei campi, andavano a prendervi il tè, per rilassarsi al pomeriggio. Dapprima era considerato inappropriato abbinare il tè con il cibo, credendo che ciò portasse ad aumento di peso; in seguito si scoprì che il tè poteva aiutare la digestione, così le case da tè iniziarono a vendere anche spuntini vari {src::wikipedia}.
Dim Sum e' il suono cantonese per 点心 che come abbiamo imparato anni fa durante le prime lezioni di cinese non significa pezzi di cuore ma piccolo antipasto.
Gli anziani vanno per dim sum subito dopo gli esercizi mattutini, in genere i cinesi si raccolgono per consumarlo tra i pasti, dalle 14 alle 19, orari extralavorativi nei quali i ristoranti abbassano i prezzi per invitare gente e svuotare i magazzini cosi' da non buttare cibo, tenerlo sempre fresco, e tenere il ristorante pieno a qualsiasi ora.
I cinesi le chiamano anche riunioni del te' (茶和点心). Sono soliti incontrarsi con amici ma sopratutto parenti in un clima di riunione e allegria. Se conosceste i cinesi sapreste che loro con il te' non mangerebbero mai tre biscottini, infatti riempiono la tavola di teglie e di vaporiere, che continuano a piovere dal cielo con camerieri che svolazzano da tutte le parti come nel migliore episodio delle 12 fatiche di Asterix.
Il sorriso diabolico di una anziana signora che reincontra i propri cari.
Mentre osserviamo questa simpatica vecchietta, ci accorgiamo del famoso nipote, il grandissimo giocatore di poker cinese Chon Ful, che tra una pietanza e l'altra si sta rimboccando gli assi nelle maniche.
Intanto che si prepara per sottrarre il bottino ai parenti, procediamo con la cerimonia della pulitura delle suppellettili. Tra tutte le scodelle e le posate ci sono due teiere e un vassoio, di solito in plastica, piu' grande. La teiera con l'acqua calda, oltre che per alimentare il te', serve per ripassare in acqua bollente tutte le stoviglie. Non che ci sia bisogno di disinfezione, nei ristoranti in citta' la pulizia e' massima, ma il lato cerimoniale ha mantenuto nel tempo la sua forma, ed e' anche divertente farlo e vederlo fare. Il piatto in genere non lo si usa se non per buttare i resti, le scodelline sono per il cibo e il te.

Quando il te' sara' finito, basta lasciare la brocca dell'acqua bollente aperta, messaggio inequivocabile per un cameriere svolazzante che vi arrivera' alle spalle per sostituirla. Cosi', stiamo solo bevendo il te' e conversando. Nessuno dice "siamo andati a mangiare", intanto l'addome comincia inspiegabilmente ad espandersi. Per fortuna tutto e' leggerissimo, salubre, cotto al vapore, saltato alla piastra e raramente fritto. Cosi' come il te' che non e' altro che acqua abilmente insaporita, questo connubio culinario rappresenta filosoficamente quello amichevole che non ha bisogno di artefizi per essere consumato. 
In tavola non si serve alcol, il te' e' scevro di zuccheri, e il cibo e' estremamente naturale, cosi' la gente si incontra e basta e come dicevamo giorni fa, condendo con l'amicizia e la compagnia la propria tavola. Oltre che, a quanto pare, con il tipico appetito che in particolare accompagna noi prodi gamberotti.
Passiamo ai voti. Qui siamo ai massimi storici. Consigli per l'avventore: prendete sempre ravioli, panini al vapore, involtini di gamberi, un po' di pesce e carne in salamoia. Il resto e' tutto buono ma questa base non puo' mancare.
Ci troviamo al 豪宴海鲜酒家 (High Classical Banquet Seafood Restaurant). Dove passavamo per caso in ciabatte tornando dal mare. Vediamo i voti per comprendere la soddisfazione che questo luogo ameno puo' offrire.

Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
Lo Spazzolatore Folle 4.5 4.25 4.5 4.5
Chon Ful3.54.253.53.5
Media Totale 4 4.25 4 4

Il prezzo per raggiungere lo sfinimento e' stato di 170HKD in due. Il voto di Chon Ful non e' altissimo perche' dice che per il Dim Sum il locale non e' tra i migliori e si possono trovare prezzi piu' bassi. Su questo sono d'accordo dato che il mio ristorante dim sum preferito per abbondanza e qualita' e' sicuramente il 大荣华围村菜 nel distretto di Wan Chai. L'ultima volta la' abbiamo pagato 96HKD dopo aver sbuddatamente festeggiato il mio primo visto per la Cina! Poi dice che il posto e' troppo rumoroso e i camerieri, sorridenti, ma troppo occupati. Non so che dire, in effetti non ho sollevato molto lo sguardo dalla tavola. Pero' qui si tratta di una lotta tra titani (le pietanze e la base del mio stomaco), e non posso dar meno di quei voti.
Fra pochi giorni, visto rifatto, al nord ci torniamo per andare a Pechino, tenete pronta la vostra acquolina.

giovedì 23 agosto 2012

Da Alice

E quest'anno che Aiuolik avrebbe potuto fare le ferie senza nessun "for emergency" di quelli che in 10 minuti devono riparare inadempienze di mesi e senza telefonate "scusa, ma se non fosse urgente non te lo chiederei", con sottotitolo "tanto tu ci metti 10 minuti", la nostra eroina si è trovata davanti a un'altra sfida "come impacchettare la casa in 10 giorni", con tanto di premio "miglior raccolta differenziata 2012".



Un desiderio però l'aveva espresso "almeno una pizza a Pula la voglio mangiare" e così fu! Ed è di quella pizza che parla questo post.

Perché "pizza"? Perché vivendo a Barcellona, dobbiamo ammetterlo, anche la nostra Intrepida ha dovuto cedere e affermare "mi manca la pizza". Che poi non è che qui non ci sia, ma di fatto, a parte mangiare quella fatta in casa, non si va spesso fuori in pizzeria prediligendo altri locali.


Perché "Pula"? Perché Pula è una cittadina che all'Intrepida piace. Le piacciono le stradine acciottolate, la gente per la strada, la musica in piazza, il torronaio (da cui normalmente non compra niente, ma sapere che c'è, aiuta)...


Perché "pizza a Pula"? Le immagini a volte parlano più di tante parole (calzone normale)!



"Perché da Alice"? Ecco, in questo caso la risposta è un po' più articolata. Pula quel caldo lunedì di Agosto non aveva tanta gente per strada e non c'era neanche musica in piazzetta. Il torronaio e le stradine acciottolate, quelli sì, c'erano. Quello che non c'era era un posto per 8 in pizzeria. Super-pieno da Eleonora, 1 ora di attesa da Sa Macinera, 20 persone in fila per entrare nella lista d'attesa di S'Incontru, 1 ora di attesa o poco più Da Giancarlo...e così senza continuare a girarle tutte, quando Da Alice ci hanno detto che avevano il tavolo per noi non ci è sembrato vero e siamo entrati!


Prima dei commenti, diamo i numeri!


Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
L'Intrepida Aiuolik 3.53.524.75
L'Incredibile Burp 3435
Corto Maltese 4.53.753.54
Su Perotto 0454
Che Sarino4434
Cobolda 43.753.54
Flash Burdon 3423
Media Totale 3.14 3.86 3.21 4.11

Nota per i super-attenti che hanno notato che abbiamo cercato un tavolo da 8, ma che appaiono solo 7 giurati votanti: Il Piccolo aiutante della Trattoria si riserva il diritto di voto quando sarà più grande :-)

Voti medio alti, come potete vedere, forse dettati anche dal fatto che erano circa le 22 e che i nostri eroi avevano camminato per Pula sino alla meta durante una delle famose settimane di caldo "fuori dalla media" di cui parlano tanto giornali e telegiornali. 

La cortesia merita una nota di attenzione. Il locale era praticamente vuoto, c'era solo un'altra tavolata di sardi-tedeschi e qualche coppietta e la cameriera ha pensato bene di darci un tavolo nel posto più caldo del locale, ben lontano dal condizionatore (eh sì, il locale non ha tavoli all'esterno). Così Burp e Flash con le loro pance accaldate, stanchi di stare in piedi davanti al condizionatore, hanno chiesto alla cameriera di preparare un'altra tavolata in direzione del condizionatore. Anche se l'Intrepida avrebbe giurato il contrario, la cameriera non ha battuto ciglio e ha preparato un'altra tavolata. Così Burp e il suo aplomb inglese hanno optato per un 5, incuranti del fatto che non si dà mai!, e anche tutti gli altri hanno premiato la disponibilità e la cortesia della cameriera.


L'ambiente è quello di una pizzeria senza infamia e senza lode, forse anche un po' tristino, anche se Che Sarino fa notare che c'è pure una Vespa d'epoca (o vecchia?) a fare da arredamento. Flash Burdon ha dato un misero 2 perché non ci ha trovato niente di particolarmente allettante, mentre l'Intrepida ha dato lo stesso voto un po' per il bagno non proprio pulitissimo (e senza carta igienica) e un po' perché dei tavolini fuori non sarebbero stati male.

Il prezzo, per essere a Pula, non è male: 73,50 per 6 pizze normali, 1 pizza gigante, 2 bottiglie di acqua da 1 litro, 2 bottiglie di coca cola da 1 litro e 2 caffè. Così anche Aiuolik, sebbene abituatasi ormai ad altri standard, non è stata avara di voti.

Infine, avete notato lo 0 di Su Perotto sul gusto? In realtà si tratta di uno 0 di protesta, perché lui ha voluto strafare, ha ordinato la pizza gigante e poi non è riuscito a finirla e non perché non fosse buona...


lunedì 20 agosto 2012

Taiwan


Notoriamente, quando sei ubriaco e vai a fare apnea ti succede sempre questa stessa cosa: dopo che hai trattenuto il respiro per una decina di minuti dici a te stesso "Ok, sono ubriaco e anche se non me ne sto rendendo conto, sono in ipossia e sto morendo. Meglio che torni a galla a respirare un po', poi piu' tardi, mi rituffo".
La stessa cosa succede con lo studio della lingua cinese. C'e' qualcosa di diabolico nel modo in cui ti appassiona e ti fa stare seduto in una sala lettura assorbito tra tutti quegli scarabocchi a pronunciare suoni per lo piu' stridenti.
Percio' e' deciso. Ok, siamo stati diligenti ma e' arrivato il grande giorno. Dopo alcune settimane di studio matto e disperatissimo io e il mio coinquilino abbiamo deciso di mettere finalmente il naso fuori di casa.
Certo, mettere il naso fuori di casa, o come lo tradurrebbe Google 让你的鼻子去建设外 e' una frase idiomatica che lascia il tempo che trova quando abiti in un complesso residenziale di Hong Kong. Di norma, sotto i 70 piani che ti separano dal livello del mare hai molto piu' di quello di cui avrebbe bisogno un novello Crusoe per sopravvivere. 
Prendi un ascensore e a destinazione hai a tua completa disposizione gente che ti sorride e ti apre le porte ovunque (come a star trek, vi crollera' un mito, ma sappiate che le porte non erano davvero automatiche), sale lettura con tutto il necessaire, librerie, punti di ritrovo e all'esterno piastre per il barbecue, parchi, sentieri per il jogging, e montagne da scalare.
Hong Kong ha una infatti una fantastica caratteristica. Non solo c'e' la mescolanza tra il tradizione e il progresso, il vecchio il nuovo, o lo ying e lo yang se vogliamo, ma anche una scrupolosa commistione tra la natura piu' selvaggia e la citta' piu' moderna, con tutti i vantaggi di entrambi gli ambienti. Eraclito quasi ogni mattina alle 8, se non se ne va nella piscina indoor a infastidire qualche passerotta mandorlata, si fa la sua bella svolazzata per uno dei colli che fanno parte degli 8 che danno il nome a Kwoloon (dal cinese Jiu Long, che significa 9 draghi, uno era l'imperatore!).

Le foreste sono abbastanza grandi da perdersi, ma i sentieri sono ben segnalati. Cosi' come nella enorme citta', caotica e ordinatissima, con tutti i servizi e i marciapiedi perfettamente mantenuti. Se si pensa che in citta' di 200mila abitanti a volte neanche si riesce a prevederlo un marciapiede fa abbastanza impressione. In 10 minuti si possono raggiungere quindi il mare, la montagna, o passeggiare sulle scogliere, o sulle rive dei fiumi dove i pescatori della domenica procacciano felici il cibo per la famiglia.

Tornando a casa, saliamo di un piano e troviamo tutti i servizi elencati nel modulo che consegnano ai residenti: Palestre, Saune di tutti i tipi, librerie, sale studio, sale per conferenza, stanza da ballo, sale giochi (scacchi, golf, ping pong, biliardo), palestre per il badmington, sala da bowling (si' anche quella), teatro familiare, sala karaoke...

Sale da musica (si possono prenotare sale da musica e da registrazione con tutti gli strumenti, compreso il Chinese Zither), piscine con istruttori, doccie, saune, armadietti, fon, sciampi, tutto gia' a disposizione, come le racchette da badmington o le scarpe da bowling.
Sale giochi per bambini in stile Neverland, e poi tante altre sale principesche nel caso si vogliano organizzare eventi di qualche tipo. Di solito i party si svolgono a casa o attorno al barbecue per poi culminare nei tipici tornei Cinesi contro Italiani. Che nel caso del ping pong sono cappotti Messneriani d'altri tempi. Ma e' anche colpa di Eraclito che e' sempre distratto.

Un giorno, quando con l'intrepida organizzeremo qualche conferenza di cucina, la sala multifunzione con 100 posti ci costera' 5euro all'ora. Leggermente meno di quello che spendevamo ai vari Pula resort.
Scendiamo di un piano e troviamo migliaia di ristoranti per qualsiasi tipo di palato, un paio di grossi supermercati, piu' centinaia di piccoli rivenditori al dettaglio di alimentari, artigianato, elettronica, balsami, materassi, parrucchieri, e tutto quello che puo' costituire un'attivita' commerciale. In pratica, i grattaceli di questo quartiere sono collegati da questo secondo piano in crowd sourcing, che se non fosse perche' si vede la luce del sole ricorderebbe tanto Las Vegas. E se ti affacci, Sorpresa!! Di fronte, hanno anche messo un Vesuvio.
Insomma bisogna ammettere che anche se come genitore non gli davamo due yuan, il caro Eraclito non se la sta passando affatto male. Cosi' gli chiedo se gli va di passare una sera romantica assieme. Premiamo quindi il bat-bottone del piano G e ci troviamo direttamente seduti all'interno della famosa metropolitana di Hong Kong, che manco a farlo apposta ferma anch'essa "dentro casa" e che, per tornare a Star Trek, e' un po' il teletrasporto della nostra epoca. O anche un po' come Actarus quando entrava nella testa di Goldrake. 
Decidiamo di sbucare nel quartiere di Tsim Tsa Shui, di fare una breve passeggiata appetitificante nella romanticissima avenue of stars, e di fermarci alle 20.00 a vedere lo spettacolo di luci e musica che la citta' di Hong Kong prepara ai suoi visitatori. 
Un po' mossa perche' trema sempre la mano dall'emozione
La Sinfonia di Luci consiste nel trasformare tutti i grattaceli delle due sponde del canale in un gigantesco monitor multimediale che tra laser, led, musica in background costituiscono un fenomeno da pelle da papero. I temi presentati durante lo spettacolo celebrano la bellezza di questa citta', la sua energia, la tradizione, e l'unione delle diverse culture che hanno contribuito a renderla cosi' speciale.
Il punto migliore e' probabilmente al Victoria Harbour a ridosso della laguna e abbracciati a una ragazza del posto che possa spiegarti tutto quello che sta succedendo, mentre un rigolo di bava cola dalla tua bocca aperta. Ma in ogni altro punto l'effetto surround audiofonico e' ben curato, e la luna si fa piena per l'occasione.
Dopo che vista e udito sono stati soddisfatti, e' giunto il momento di soddisfare anche olfatto e gusto, il tatto lo useremo per non offendere i camerieri se qualcosa dovesse andare storto, ma per quello che ci dicono gli altri sensi, ne dubitiamo.
Giunti nella enorme Canton Road che e' la via Manno di Hong Kong, un po' come il nostro centro residenziale e' la sua Quartucciu, ci fermiamo al Ocean Harbour (una nonna isa di 400 ettari) dove siamo sicuri di trovare qualcosa che fara' al caso nostro. Optiamo alla fine per 台湾牛肉面馆中国厨房, decisi cosi' a celebrare stasera la cucina Taiwanese, anche per ringraziare gli attivisti Hongkonesi e Taiwanesi che questi giorni solcano i mari per rivendicare la paternita' dell'isola di Diaoyu. E mentre, appena seduti, Eraclito ha gia' cuccato, io mi premuro di ordinare qualcora da metter sotto alle ganasce.
Taiwan, un po' come Hong Kong, possiede una situazione politica e amministrativa che rende complesso e faticoso il riassorbimento da parte della RPC, ma inevitabile in seguito all'ingresso della cina nell'ONU. Siccome questo e' un blog che parla di ristoranti, e la situazione proprio questi giorni e' abbastanza delicata e non vogliamo che ci firewallino, facciamo giusto un po' di Gossip: ultimo divertente episodio e' stato il regalo di due panda da parte dei Cinesi ai Taiwanesi come simbolo di riavvicinamento. E ora i Cinesi pretendono di andare ogni tanto a visitare i panda per vedere come stanno. Lasciate ogni commento voi ch'entrate.
La cucina Taiwanese ha anch'essa le sue particolarita', ma per quanto ne so io i piatti hanno subito un fortissimo influsso dalla chinese mainland. E' particolarmente interessante rilevare molte delle peculiarita' dei paesi limitrofi, come la presenza di carne rossa Shanghainese e l'amore per il crudo della cucina Giapponese. I gusti pero' sono piu' ordinati, meno cose e meglio evidenziate. I noodles che vediamo qui sono delle fattezze del nord della Cina, non Giapponesi. Taiwan ha parecchi piccoli snack e gustosi contorni. L'aglio viene cucinato in un modo molto tipico e servito, e noi ne approfittiamo perche' fa bene alle nostre coronarie piene di colesterolo occidentale.
E' una cucina isolana, Taiwan e' appena piu' grande della Sardegna come dimensioni, e i cibi tipici made in Taiwan sono prevalentemente a base di pesce, e frutta esotica (per noi) utilizzata per i condimenti. Ma anche la buona carne d'allevamento non manca, infatti approfittiamo dei tagliolini al manzo che il locale orgogliosamente promuove.

Veniamo ai voti

Tabella di Valutazione
Gusto Prezzo Ambiente Cortesia
Lo Spazzolatore Folle 3.75 3.5 4.25 4.5
Eraclito3.53.544
Media Totale 3.66 3.5 4.12 4.25

Tutto buono, economico e colorato, 4 fragranti camerieri a testa, servizio veloce e profumato, ambiente piacevole e soffice, pulito, fresco, ma che te lo dico a fare. Neanche ci puliamo piu' la bocca da soli ormai.
Di Hong Kong assaggeremo l'aspetto piu' peculiare il prossimo weekend. Ora invece ce ne torniamo a casa , per un ripassino giornaliero di 200 frasi idiomatiche, soddisfatti di quest'ottima cenetta. Evviva Taiwan. Auguriamo anche a lei di accelerare il ritorno tra le enormi e affettuose braccia della grande madre Cina. Cosi' non dovranno piu' cancellare le sue bandiere dalle isole con photoshop.