Essere Gamberotti implica essere disposti a porsi delle sfide.
Così per esempio, una sfida è stata ed è: "mangiare in un ristorante italiano ubicato in X, con X ≠ 'città italiana' ". E i nostri eroi hanno già superato la prova per X = {Francoforte, Hong Kong, Glasgow, Barcellona}
Un'altra sfida è stata invece "ordinare e mangiare la pizza di Telepizza", anche questa terminata con successo e documentata.
La sfida che ancora mancava era "mangiare in un ristorante sardo ubicato in X, con X ≠ 'città sarda', con supersfida "X ≠ città italiana' ". Ecco, ancora mancava ed eccoci a raccontarvi la nostra prima esperienza.
Aiuolik si trovava in UK per celebrare la Pasqua e con l'Incredibile Burp erano propensi ad andare a mangiare in uno di quei pub inglesi che alla nostra eroina piacciono tanto. Un sunday roast e una pinta di Ale, perché no... Perché gli amici italiani di Burp non la pensavano alla stessa maniera e hanno suggerito caldamente di provare un ristorante sardo! E sfida sia!
Su consiglio di un altro italiano (non sardo!) che ci era già stato, il nostro pranzo pasquale è avvenuto presso il ristorante Little Sardegna.
Se arrivate, come noi, per primi, può capitarvi che la pompa di calore ancora non sia accesa e che il bagno sia occupato dalla cameriera che crede che siate uno dei suoi colleghi che vuole farle uno scherzo. Ma, freschetto a parte, lungi da noi lamentarsi di chi a lavoro trova ancora il tempo e la voglia di ridere un po' tra colleghi!
Il menù offre antipasti e primi. E i secondi? Sono scritti su apposite lavagne appese alle pareti, assieme ai piatti del giorno. Idea carina per chi cambia spesso piatti del giorno anche in funzione della stagionalità.
Per gli antipasti ci facciamo consigliare dal one-man-band che gestisce il ristorante, prende le ordinazioni, mette la musica (italiana!), intrattiene gli ospiti raccontando aneddoti del suo paese e del suo attuale lavoro. Il nostro amico ci consiglia un antipasto di salumi misti e quando chiediamo che cosa abbia ci risponde "salsiccia, prosciutto, culatello...". "Culatello? Ma non è della zona di Parma?" gli fa notare uno dei nostri commensali e la risposta fu "Ma perché pensi che in Sardegna la mortadella non la mangiamo?". Aiuolik rimane un po' delusa dalla risposta (e dalla presenza del culatello, per quanto le piaccia) e chiede "ma il prosciutto è quello sardo?". Risposta verbale affermativa e antipasto con culatello e prosciutto di Parma. Aiuolik questa non gliel'ha perdonata, e sì che l'ha capito che almeno due commensali sono sardi!
Tutto buono per carità, in particolare la ricotta salata (sì, non è un salume, grazie, lo sappiamo).
Sempre su consiglio del proprietario, ordiniamo dei moscardini che Aiuolik non può giudicare perché non è amante del genere, ma che Burp assicura fossero buonissimi.
Infine, un terzo antipasto a base di pescespada affumicato, questo sì che è stato mangiato anche dall'Intrepida che può assicurare che era buono.
Come primi piatti, scegliamo in maniera indipendente e ognuno ne prende uno diverso per poter assaggiare di tutto un po'.
Culurgiones di patate, molto buoni anche se a noi piacciono con un poco più di menta e la rucola in cima in Sardegna non si è mai vista.
Larighittas con arselle e bottarga. Ottime, voto pieno.
Ravioli al salmone, onestamente a noi sconosciuti (ma il mitico proprietario è del nord Sardegna, per cui ci affidiamo a lui). Molto buoni, ricchi di ripieno e di condimento.
E per secondo? Siamo a Pasqua, non ci hanno fatto mangiare il sunday roast. siamo in un ristorante sardo e su una delle lavagne compare la scritta "agnello al forno". Nessun dubbio quindi!
Prima di arrivare al dolce e, infine, alla tabella, alcune note di colore.
Rispetto al freddo inizio senza pompe di calore, il locale si riscalda anche grazie ai clienti che arrivano. C'è solo una coppia inglese, tutti gli altri sono italiani e, a quanto ci sembra, non è la prima volta che capitano da quelle parti.
La cameriera merita una menzione d'onore perché alla richiesta di un cappuccino con latte scremato (non solo italiani nella nostra tavola!), non avendo il latte scremato, non si perde d'animo. Si mette il cappotto, attraversa la strada, va al negozietto di fronte (di quelli che aprono anche durante un bombardamento aereo) e torna con un bric carico carico di...latte scremato!
Il titolare-cameriere-consigliere-musichiere mette musica a richiesta (anche se "Passerotto non andare via" a lungo richiesto dal tavolo a fianco non l'ha mai messo) e quando scopre (!) che due giorni prima era morto Jannacci, mette una canzone di Gaber che duetta con Jannacci.
La musica è un po' alta, ma abbiamo anche notato che il volume è aumentato quando i due inglesi hanno lasciato il locale e nuovamente diminuito quando, verso le 5, un inglese è entrato per mangiarsi un piatto di cozze.
Musica e riscaldamento a parte, l'ambiente è quello che è, trovare due sedie uguali non è impresa facile ma la tovaglia a quadretti fa tanto trattoria.
Prima di svelare il dolce...parliamo del prezzo: salato. Circa 50 euro a testa. Certo, come fa notare Burp va detto che abbiamo preso un aperitivo a testa, 3 antipasti in 6, 6 primi, 1 assaggio di secondi, 1 bottiglia di vino, 5 dolci. Caffè (e latte scremato), liquori (mirto e limoncello, of course!) e fetta di colomba gentilmente offerti dalla ditta.
Arriviamo infine al dolce! Per fortuna c'era lei, ai nostri eroi non sembrava vero! I nostri eroi ordinano senza pensarci: le sebadas!!!
Ce la serve con miele millefiori e un'emulsione sciropposa a base di fichi. Siamo sardi, che ce ne facciamo di un'emulsione che noi non avremmo mai messo? Il formaggio non è ottimo, voto medio-basso però per un eroina che vive a Barcellona e un eroe che vive a Londra, ottima approssimazione del loro dolce preferito!
Gusto | Prezzo | Ambiente | Cortesia | |
---|---|---|---|---|
L'Intrepida Aiuolik | 3.75 | 3.25 | 2.5 | 4.5 |
L'Icredibile Burp | 4 | 4 | 3.5 | 3.5 |
Media Totale | 3.875 | 3.625 | 3 | 4 |
Mi sono un po' perso nell'equazione iniziale. Ma la Sardegna è stata accettata come regione italiana? Perché ero sicuro di no!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il prezzo, non è così tanto più basso di quello che si potrebbe trovare qui, a seconda del ristorante paghi di meno aggiungendo anche il biglietto RyanAir, quindi... guardando i piatti... beh mi tocca mettere la tastiera ad asciugare.
Intrepida, ormai stai tenendo alta la bandiera, noi l'ultimo posto dove siamo stati era la mensa dei poveri!
Spazzolatore, mi mancano i tuoi post! Perché non recensite la mensa dei poveri? Magari è la volta che le più grandi testate giornalistiche si accorgono di noi :-)
RispondiEliminaIl prezzo è paragonabile a Cagliari, su questo non avevo il minimo dubbio, ma vivo da troppo tempo a Barcellona per spaventarmi quando scopro di dover pagare 50 euro per un pasto!